20 settembre 2015: Sui passi di Dolcino: Monte Rubello
Escursione inValsessera: i Monti del ribelle. Panorami di crosta profonda alle cime delle Alpi
Ultima escursione “dolciniana”, a piedi, organizzata in collaborazione con il Comune di Trivero.
Nel mese di marzo del 1306 Dolcino e i suoi seguaci sono ormai stremati dalla fame e dagli stenti e fuggono dalla Parete Calva, sopra Rassa in Valsesia; valicano le montagne che separano la Valle di Rassa dalla Valsessera, e attraverso sentieri ricoperti dalla neve, dopo molte difficoltà si stabiliscono su di un monte, sopra Trivero, che poi si chiamerà monte Rubello; qui allestiscono rustiche fortificazioni tentando di resistere ai loro nemici.
Resistono un anno nonostante siano assediati da ogni parte e l'esercito nemico impedisca loro di scendere a valle per i rifornimenti.
Finchè, nel marzo 1307, viene indetta contro di loro una vera crociata: nonostante una strenua resistenza e molto sangue versato da entrambe le parti, i dolciniani perdono la loro ultima battaglia. Su richiesta del papa Clemente V Fra Dolcino, Margherita e il fedele Longino vengono catturati vivi, portati dal vescovo Raineri, nel castello di Biella, processati e condannati a morte. Longino muore sul rogo a Biella; Dolcino e Margherita trasportati a Vercelli e condotti su un carro, visibili a tutti, per le vie della città fino al torrente Cervo. Il 1 giugno dello stesso anno, dopo essere stati orrendamente torturati vengono bruciati sul rogo.
Il ritrovo è alle ore 9,30 a Capomosso (frazione di Mosso), tipico insieme di case montane con angoli caratteristici, gradinate e fontane in sasso.
Il percorso, che per un tratto coincide con la Grande Traversata del Biellese, si snoda su brevi tratti asfaltati, mulattiere e sentieri.
Da Capomosso si va in direzione bocchetta di Luvera fino alla valletta del rio Caramezzana. Si sale poi fino alla bocchetta del Pum quindi, in direzione Margosio, si giunge a Cascina Oro, un poggio in posizione panoramica dove sorge la ex colonia Zegna. Dopo un tratto di strada asfaltata, la Panoramica Zegna, si giunge alla bocchetta di Margosio, nel cuore dell'Oasi Zegna. Da qui si sale al monte Rubello e al monte Massaro, dove nel 1907 fu inaugurato un obelisco di pietrame dedicato a Dolcino: abbattuto in epoca fascista venne sostituito, nel 1974, da un cippo di pietra. I monti offrono grandiosi panorami sulla Pianura Padana e sulla catena alpina. Con il bel tempo infatti è possibile vedere il Monte Rosa e la Valsesia, le montagne del Biellese e la pianura compresa fra il Monviso e le montagne lombarde.
Il ritorno a Capomosso si effettua parte per gli stessi sentieri, parte su scorciatoie.
Tutta la zona percorsa è stato teatro di scontri durante il periodo della Resistenza; lapidi in ricordo dei caduti si incontrano a Mosso, zona Cascina Oro, Margosio.
Dal punto di vista geologico siamo nelle viscere del Supervulcano: si tratta di quelle rocce formate in profondità (gabbri o dioriti) per la risalita di magmi dal mantello terrestre.
Il pranzo è al sacco e la fine dell'escursione è prevista per le ore 17,30.
Partecipa all'escursione, con la guida dell'associazione, lo storico Alessandro Orsi.
Difficoltà itinerario: Escursionistico
Abbigliamento e attrezzature: scarpe robuste da trekking, giacca impermeabile, cappello
Costo della giornata: 12€ (10€ per i soci, 8 € per bambini di età minore di 14 anni) per contributo all'Associazione
Per informazioni e prenotazioni: cell. 340/3486552 |
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