20 agosto 2016: Escursione da Pianlunga ad Alagna
Miniere, mulini e pascoli Walser. Da Pianalunga ad Alagna per alpeggi e frazioni
Evento organizzato in collaborazione con Monterosa 2000
Partenza: Alagna, biglietteria delle funivie
Percorribilità: a piedi
Difficoltà: Escursionistico (facile)
Dislivello: 854 m in discesa
Interesse: geologico, geomorfologico, naturalistico, storico
Un po’ di geologia: Nella zona di Alagna si possono osservare rocce derivanti dalla crosta oceanica, che appartengono alla zona tradizionalmente chiamata “Zona piemontese dei calcescisti con pietre verdi”. Si tratta di rocce che derivano sia da porzioni di crosta del cosiddetto oceano ligure–piemontese sia dai sedimenti che la ricoprivano. Si trovano anche gli ortogneiss dell’Unità Monte Rosa, che derivano da rocce granitiche originatesi 310 milioni di anni fa coinvolte e trasformate dall’orogenesi alpina. Queste rocce sono riconoscibile per la caratteristiche strutture chiare a forma di mandorla, o di occhio, per le quali prendono il tipico nome di “gneiss occhiadini”.
Un po’ di storia: le frazioni di Alagna e il centro del paese testimoniano, con le loro splendide baite, la colonizzazione da parte dell’antico popolo che proveniva dal Vallese attraverso le Alpi. I Walser sono giunti in questa zona da Macugnaga, verso la fine del milleduecento: un antico documento, risalente al 1302, è già citata la frazione Pedemonte. Alagna è però famosa anche per le sue miniere d’oro, il cui sfruttamento ha origini molto antiche; dal 1500 le attività minerarie si svilupparono grazie alla famiglia dei d’Adda e in seguito, nel 1700, furono direttamente gestite dallo stato sabaudo. Dal 1771 lo sfruttamento venne dato in concessione a privati fino a che, nel 1890 e per un breve periodo, la gestione fu concessa alla società inglese “Monte Rosa Gold Mining Company Limited”, che nel 1905 di cedette i diritti di sfruttamento alla, “THE NEW MONTE ROSA GOLD MINING COMPANY LIMITED”, diretta dall’ingegnere Pietro Catzigera; sotto la sua direzione vennero introdotte innovazioni tecnologiche per il trattamento dei minerali e ripetuti controlli medici per gli operai. La sua gestione ebbe così ricadute economiche e sociali importanti, fino al 1938. Da qui le miniere passarono all'AMMI (Azienda Minerali Metallici Italiani ) e poi con la "Gold Mining Monte Rosa" senza però grandi successi, fino alla chiusura definitiva nel 1958.
Programma: il ritrovo è alle ore 9.30 presso la biglietteria degli impianti di risalita di Alagna; da qui si sale con gli impianti fino alla stazione di Pianalunga, da cui parte l’escursione. Il percorso inizia con la discesa lungo il sentiero 205 (5 secondo la vecchia segnaletica), che fu la via più frequentata per le ascensioni alle vette del Monte Rosa da Alagna, prima della costruzione degli impianti di risalita. Da Pianalunga si scende verso il rifugio città di Mortara – Grande Halte e da qui, sempre in discesa, si prosegue fino a incrociare il bivio per il sentiero 205F (5F secondo la vecchia segnaletica) si prosegue sulla sterrata e si lascia poi a destra il sentiero per la località Hebeli Hey . Poco sopra l'Alpe Wittine, che si lascia a sinistra, si prende la mulattiera che porta all'Alpe di Stofful inferiore m 1734, alpeggio ancora attivo e luogo dove è situata la Baita Sociale del CAI Sottosezione di Grignasco. Dall’Alpe Stofful inferiore un facile sentiero porta alla località Hebeli Hey, il cui nome significa “sull’alto poggio”, poiché è situata su una balza rocciosa. Qui sorge un antico edificio, un tempo adibito a fienile e stalla e circondato da terrazzamenti coltivati: l’anno di costruzione, riportato sul muro, è il 1537. Nelle vicinanze si trova il caseggiato di Santa Maria, il cui tetto è crollato ormai sotto il peso della neve; costruito nel del 1775, era un edificio con strutture architettoniche di pregio, con soffitti a volta, blocchi di pietra lavorati, grondaie scavate a scalpello. Era usato come ricovero per i minatori e da qui si aprivano numerosi imbocchi di galleria delle miniere d’oro di Kreas. La discesa si effettua per lo stesso sentiero, evitando l’Alpe Stofful inferiore e ricongiungendosi direttamente all’itinerario 205F che porta alla frazione Piane prima, poi alla frazione Dosso, per giungere infine al centro di Alagna.
La fine dell'escursione è prevista per le ore 17,30.
Pranzo al sacco
Abbigliamento e attrezzatura raccomandati: scarpe da trekking, giacca impermeabile, cappello, crema solare
Costo della giornata, comprensivo di salita in funivia: adulti: 15 euro; bambini con età compresa tra 8 e 14 anni: 10 €; bambini con età inferiore a 8 anni gratuito
A seconda delle condizioni meteorologiche il programma potrà subire variazioni.
Per informazioni e prenotazioni: cell. 347/4474021 |
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