Skip to main content

Martedì 15 Agosto 2017: Visita in Val Mastallone

Val Mastallone, una valle fra due mondi geologici.

Partenza: Varallo

Percorribilità: in auto e a piedi
Difficoltà itinerario: escursionistico (facile)
Interesse: geologico, geomorfologico, botanico, ecologico

L'escursione è organizzata in collaborazione   con l'Ente di Gestione Aree Protette Valle Sesia, con la presenza di un guardiaparco. Accompagna il gruppo anche il botanico Mario Soster.

Programma della giornata:
Il ritrovo è alle 9.30 a Varallo, nel grande parcheggio di via Tancredi Rossi accanto al benzinaio (di fronte alla pizzeria Il Giardino, raggiungibile dall’uscita Varallo Nord: indicazioni per Fobello e Rimella). Da qui inizia il percorso in auto fino a Cervatto, che prevede due  tappe lungo la strada. La giornata permetterà di parlare delle forme del territorio legate all’azione di fiumi e ghiacciai, delle peculiari caratteristiche ambientali della valle e dell’uso delle georisorse locali: le fermate al ponte della Gula e al ponte di Grassura sono l’occasione per vedere le forre nelle quali scorre fiume Mastallone e osservare l’utilizzo delle rocce locali. Una volta giunti a Cervatto ha inizio la passeggiata che conduce alle frazioni Torno e Roj.

Il bellissimo sentiero, privo di difficoltà, rappresenta una passeggiata ideale per ammirare la varietà del bosco, i prati coltivati e gli antichi nuclei abitativi. Si parte da Cervatto, grazioso paesino con case signorili, adagiato su un pendio che si affaccia sulla Val Mastallone e sulla Valle del Cervo. Caratteristico è l’edificio detto “il Castello”, posto su un aereo e panoramico sperone. Di fronte alla facciata della chiesa, sulla destra del palazzo municipale, una mulattiera a larghi gradoni sale poche decine di metri per poi proseguire, praticamente in piano, lungo tutto il percorso. Tra le ultime case di Cervatto, incontriamo sulla nostra destra la caratteristica villa “ la Cervattina”. Si prosegue e subito si è immersi completamente nel verde degli alberi e dei prati. Stiamo passando in mezzo ad un caratteristico aspetto della vegetazione: l’associazione tra faggio e abete bianco, suggestiva per colori, forme e sensazioni che si provano, attraverso il contatto diretto con questi alberi. Uscendo dal boschetto, si vede la luce di una grande radura erbosa dove è possibile avvistare i caprioli intenti a brucare nel loro ambiente di vita prediletto. Altri ungulati, più grossi, sono presenti nei dintorni ma, avendo particolari abitudini, sono molto più difficili da individuare, come i cervi ed i cinghiali.

Si arriva all’antico nucleo di Torno (mt. 1.041), un tempo abitato per tutto l’anno, come evidenzia l’architettura delle case e la suddivisione degli spazi. La bella chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie è della metà del ‘700. La devozione degli abitanti è espressa pure negli affreschi, bisognosi di restauri ma ancora leggibili; in particolare, uno fra essi, posto nella facciata rivolta a settentrione dell’ultima casa verso Roj, raffigura il Sacro Monte di Varallo, luogo caro a tutta la Valsesia. Scendendo tra le case per due decine di metri circa, si riprende il sentiero nei pressi della teleferica e si prosegue addentrandoci di nuovo in un bosco; le sue caratteristiche vegetazionali si scostano sensibilmente da quello appena passato per la differente esposizione: qui, infatti, possiamo incontrare piante caratteristiche di ambienti più caldi, quali la roverella e la ginestra. Il sentiero è sempre comodissimo: il versante a monte, dove occorre, è protetto da muri a secco.
Il percorso fu fatto tracciare dalla famiglia Lancia, originaria di Fobello, negli anni ’30. Passando ancora tra i faggi, notiamo lo spesso strato che formano le loro foglie cadute : è la “lettiera” che si trasformerà in humus e, successivamente, in terreno. Fino a non molto tempo fa, le foglie secche di faggio venivano raccolte per essere usate come giaciglio per gli animali nelle stalle e, inoltre, per riempire grossi sacchi di tela grezza, che fungevano da materassi per i letti degli abitanti. Dopo una passeggiata veramente rilassante, si giunge a Roj (mt. 1.111), frazione di Fobello, abitata ancora oggi per tutto l’anno  dove si visita il piccolo Centro Visita del Parco Alta Valsesia.
Nel ritorno si rifa il percorso verso Torno e Cervatto, con una sosta per visitare i mercatini dell’artigianato e del biologico di Fobello, dove alcuni produttori offriranno una degustazione di prodotti locali di alta qualità, tutti prodotti all’interno del Parco naturale Alta Valsesia; in particolare vale la pena segnalare fra gli espositori alcune realtà attive proprio nel piccolo paese di Fobello: le marmellate e conserve di Ca’ di Mori, il biscottificio “I Biscutin di Strij”, il caseificio “La Giuncà” e il pane “del Vulaiga”.
Il pranzo è al sacco e il termine della giornata è previsto a Fobello per le 17.30 circa.

(Informazioni sul sentiero Cervatto-Torno Roj tratte dal sito www.areeprotettevallesesia.it)

Qualche informazione naturalistica: La val Mastallone, con la sua ricchezza di ambienti e specie viventi, è uno dei cosiddetti SIC, Siti di Importanza Comunitaria, gestiti direttamente dall'Ente di gestione delle Aree protette della Valle Sesia: queste aree fanno parte della Rete Natura 2000 che rappresenta,  attraverso il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario, il principale strumento dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità.
Dal punto di vista geologico la giornata si svolge sul limite ideale fra i due antichi continenti che si scontrarono dando origine alle Alpi; in un’area molto ristretta si trovano dunque le rocce della placca africana, che contiene i resti del supervulcano e del suo sistema di alimentazione, e quelle della placca Europea; compresa fra le due zone si trova la fascia intermedia della Linea Insubrica.

A seconda delle condizioni meteorologiche il programma potrà subire variazioni.

 

Abbigliamento e attrezzatura raccomandati: scarpe da trekking, giacca impermeabile, cappello, occhiali da sole, crema solare, acqua
Contributo per la giornata: 12 €/ 10 € per i soci/ 8 € per bambini con età compresa tra 8 e 14 anni/ gratuito per bambini con età inferiore a 8 anni.

Per informazioni e adesioni (gradite entro le ore 18:00 del giorno precedente): +39 347 4474021  - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

  • Created on .