15 Gennaio 2018: Carta verde per il Geopraco
Confermato fino al 2021 il riconoscimento del Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark.
Il 16 e 17 settembre 2017 a Zhijindong in Cina, sede dell'omonimo geoparco, si è tenuta l’annuale riunione del comitato UNESCO per la valutazione delle candidature e dei progressi della prestigiosa denominazione UNESCO. Il comitato ha confermato fino al 2021 il riconoscimento del Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark, che proprio nel 2017 aveva sostenuto la sua valutazione quadriennale. Il rapporto, appena diffuso dall'UNESCO, ha assegnato al Geoparco la carta verde che conferma periodicamente il buon funzionamento e la qualità della struttura gestionale.
La rete globale dei geoparchi, di cui il nostro territorio fa parte, è un programma prioritario dell’UNESCO (allo stesso livello dei patrimoni dell’umanità e delle riserve della biosfera) che ricerca la promozione e la conservazione dell'eredità geologica del nostro pianeta ed incoraggia lo sviluppo sostenibile delle comunità interessate.
Contestualmente alla carta verde è arrivata anche la conferma della piccola estensione territoriale richiesta lo scorso agosto. Il Sesia Val Grande Geopark - che si estende in direzione Est-Ovest dal Monte Rosa fino al Lago Maggiore - comprende i territori di Valsesia, Valsessera, Alto Novarese, Valstrona, Bassa Ossola, Verbano, Val Grande, Val Vigezzo e Val Cannobina, ai quali si aggiungono ora i territori montani del biellese orientale, le aree di Masserano e Lessona ed infine l’area di Baveno.
La gestione del sito UNESCO è affidata al protocollo di intesa tra Parco Nazionale Val Grande, le Aree protette della Valle Sesia e l'Associazione Sesia Val Grande Geopark, che solo nel nome ha sostituito l'Associazione Supervulcano del Sesia. La presenza di questi tre Enti che insieme e sinergicamente collaborano per la buona riuscita delle attività del Geoparco è stata valutata in modo molto positivo dagli ispettori inviati dall'UNESCO la scorsa estate per la rivalidazione. Volendo usare una metafora si potrebbe dire che questi enti rappresentano le colonne che reggono il tempietto UNESCO del geoparco.
La carta verde e l’estensione appena giunte rappresentano motivo di orgoglio e testimonianza di quanto si sia ben operato sul territorio. Allo stesso modo sono di incentivo a crescere e migliorare ancora, perché tanto può essere ancora fatto per sfruttare a pieno il potenziale di questo straordinario sito UNESCO. Le condizioni per raggiungere questo obiettivo ci sono tutte e molte iniziative sono state già messe in cantiere subito dopo la validazione di agosto, raccogliendo i suggerimenti degli ispettori. Ma la vera sfida sarà riuscire sempre più a lavorare in sinergia tra tutti gli attori del territorio, per la valorizzazione di questo angolo di Piemonte che per altri quattro anni può fregiarsi del distintivo UNESCO.
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