14-18 Maggio 2018: Progetto di scambio tra geoparchi
Ultimo incontro internazionale Erasmus+ “Geoclimhome - Geoheritage and climate change opening the secrets of home”, progetto europeo triennale dedicato al tema dei cambiamenti climatici tra il Sesia Val Grande Geopark e il Rokua Geopartk in Finlandia.
Il progetto, al quale ha partecipato anche l’Associazione Sesia Val Grande Geopark, ha coinvolto gli studenti del liceo finlandese di Vaala, nel Rokua Geopark, in Finlandia, e quelli del l’I.I.S. Lorenzo Cobianchi di Verbania, nel geoparco piemontese Sesia Val Grande, con l’obiettivo di fare acquisire ai ragazzi coinvolti una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici, fornendo loro strumenti per comprendere la complessità di questi fenomeni, che hanno un impatto sugli equilibri del pianeta e sulle attività umane. Il progetto è stato presentato all’Unione Europea dall’Istituto “L. Cobianchi” di Verbania insieme al Comune di Vaala (Finlandia), al Liceo di Vaala, al Geoparco di Rokua, alla Provincia del V.C.0. e all’Università degli Studi di Torino, ha ottenuto un finanziamento per tre anni, a partire dal settembre 2015. Le altre associazioni coinvolte nel progetto sono l’Università di Oulu (il Dipartimento di Geografia), il Servizio Geologico della Finlandia, il Progetto LIFEpeatland coordinato dall’ Istituto delle risorse naturali, dei parchi e della fauna della Finlandia, EGN e GGN, il Sesia Val Grande Geopark.
Tutte le attività dei tre anni si sono svolte sia sul terreno che all’interno di musei e strutture di ricerca; gli studenti sono stati organizzati in gruppi di lavoro e coinvolti in esperienze pratiche di osservazione e di ricerca. Quello di maggio è stato dunque l’ultimo incontro di un intenso progetto triennale, denso di attività ed esperienze condotte con i metodi della ricerca scientifica, dedicate alla relazione fra uomo e ambiente, con particolare attenzione all’uso delle risorse locali.
Lunedì 14 è stato dedicato all’accoglienza presso l’Istituto Cobianchi, con presentazioni da parte di docenti, esperti e studenti, con una visita ai giardini di Villa Taranto: ed è già osservando alcuni segni ancora visibili della tromba d’aria del 25 agosto 2012, che aveva fortemente danneggiato i giardini, che sono iniziate le prime riflessione sul tema dei cambiamenti climatici. Martedì 15 e mercoledì 16 si sono invece svolte le attività pratiche di ricerca in campo; dopo i due giorni dedicati interamente all’area Valsesiana nel 2016 quest’anno le attività di terreno hanno avuto luogo in Val Vigezzo . Dopo una visita al museo degli spazzacamini a Santa Maria Maggiore gli studenti hanno svolto un’escursione in val Loana, dove sono stati trattati i temi della geomorfologia e della produzione della calce. Il resto delle attività si è svolto a Malesco: qui gli studenti hanno svolto lavori sull’uso della pietra ollare, nel museo dedicato, ed effettuato attività sulla disastrosa alluvione che nel 1978 ha causato in valle Vigezzo numerose vittime e danni ingenti.
Giovedì 17 all’Istituto Cobianchi i ragazzi hanno preparato i lavori conclusivi delle attività svolte, presentati al pubblico durante la giornata successiva.
Venerdì 18 a Villa Giulia si è infatti tenuto il workshop finale, conclusione della settimana ma anche dell’intero progetto. L’evento, in cui sono stati convolti anche alcuni dei ragazzi che hanno partecipato negli anni precedenti, ha ricevuto il patrocinio dalla “Commissione Nazionale Italiana” UNESCO.
La mattinata è stata dedicata allo svolgimento di attività scientifiche, aperte anche agli studenti di altre scuole: sono state riproposte alcune delle numerose esperienze svolte durante i tre anni di progetto. Nel pomeriggio si è tenuta la presentazione delle attività svolte durante la settimana e dei risultati ottenuti nei tre anni; è stata anche l’occasione per una riflessione sul tema dei cambiamenti climatici, sulle loro inevitabili conseguenze e su ipotesi di gestione futura del territorio, grazie allo speciale intervento del dott. Frank Raes, già responsabile dell’Unità di Cambiamento Climatico presso il JRC di Ispra, membro dell’IPCC. La giornata è stata infine anche un momento di festa con la proiezione di immagini dei tre anni di esperienze e il rinfresco preparato dalle “Donne del Parco” per brindare alla bellissima esperienza passata , con la speranza di condividere progetti futuri altrettanto soddisfacenti.
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