19 Agosto 2018: Escursione a partire da Rassa
Dove le rocce hanno un volto: nella valle dei Tremendi. L’escursione tocca l’Alpe Sorbella e l’Alpe Scandalorso, per ritornare a Rassa con un giro ad anello e percorre i sentieri da sempre usati dai pastori che collegano il fondovalle ai diversi alpeggi dei Comuni di Rassa e Piode
L'evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Rassa e vede la partecipazione del botanico Mario Soster
Partenza: Rassa
Percorribilità: a piedi
Difficoltà itinerario: Escursionistico (media difficoltà)
Dislivello: 700 m
Lunghezza stimata: circa 8 km
Interesse: geologico, naturalistico, storico
Pranzo al sacco
Programma: Il ritrovo è alle 8.30 al parcheggio di Rassa (917 m slm); da qui si segue l'itinerario 251, fino al Ponte di Prabella, 1180 m, dove si devia a sinistra e si attraversa il torrente Sorba sul ponte, incominciando poi a salire sul sentiero immersi in un bosco di faggi; dopo con la lunga serie di tornanti si esce dalla faggeta, sbucando sui pascoli ampi e aperti dell'Alpe Sorbella, a 1636 m, alle pendici del Bo di Valsesia: qua panorama si estende sulla val Sorba e sul Monte Rosa. È interessante ricordare che l’alpeggio è gestito da un antico consorzio, basato su un regolamento risalente al 1600.
Dall’alpeggio di Sorbella si prosegue in leggera discesa verso l'Alpe Scandalorso, 1448m dove le baite sono raggruppate su una radura erbosa da cui si vede l’imponente Parete Calva che mostra la sua impressionante somiglianza con un profilo umano dallo sguardo severo: la suggestione fa subito pensare a Fra Dolcino e ai suoi seguaci, che alla fine dell’estate del 1305 si rifugiarono nei pressi della parete, a Pian dei Gazzari, inseguiti dalle milizie della Chiesa.
Scendendo verso Rassa ci si immerge nuovamente in un bosco, costituito da abeti misti a faggio: è “la Grande Selva” ed è una delle più grandi foreste di tutta la Valsesia. L’uso del legno, una delle risorse fondamentali del paese, è testimoniato dalla presenza della straordinaria “Resga di Brasei”, segheria idraulica non più utilizzata ma ancora funzionante dopo adeguate opere di restauro conservativo. Il legno era usato anche per alimentare la produzione di carbone; a Rassa si produceva anche la calce, grazie alla presenza di una vena di marmo (cava del Massucco) in Val Sorba che forniva il materiale carbonatico necessario, oltre a essere sfruttato anche per opere d’arte di diffusione locale.
A seconda delle condizioni meteorologiche il programma potrà subire variazioni.
Abbigliamento e attrezzatura raccomandati: scarpe da trekking, pantaloni lunghi, giacca impermeabile, cappello, occhiali da sole, crema solare, acqua.Contributo per la giornata: 12 €/ 10 € per i soci/ 8 € per ragazzi tra 8 e 14 anni/ gratuito per età inferiore a 8 anni.
Per informazioni e adesioni (obbligatorie, possibilmente entro le ore 18:00 del giorno precedente):
+39 347 4474021 -
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