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24-28 Giugno 2013. arrivati gli ispettori Unesco

Le nostre valli unite per giungere al Geoparco Unesco.

Quasi una settimana di partecipazione, molto sentita, ha accomunato lungo le valli del bacino del Sesia e dell’area del Parco Nazionale della Val Grande enti, amministratori, soci e privati per sostenere il progetto del Sesia – Val Grande Geopark che, insieme, l’Associazione Geoturistica Supervulcano del Sesia e Parco Nazionale della Val Grande stanno perseguendo, perché sia riconosciuto dall’Unesco.

Inviate dall’Unesco sono infatti arrivate due geologhe, la norvegese Kristin Rangnes del Geo Norvegica Geopark e la cinese Han Jinfang del Huangshan Geopark, che nella settimana dal 24 al 28 giugno hanno potuto vedere, ammirare e valutare la realtà non solo geologica di quest’area del Piemonte dove la geologia costituisce l’avvio di un movimento turistico che si ritiene diventerà molto importante, perché inserito in una rete mondiale di estimatori e studiosi.

A presentare la realtà del futuro Geoparco sono stati gli scopritori del Supervulcano, Silvano Sinigoi e James Quick dell’Università di Trieste e della S.M.U. di Dallas, insieme a Edoardo Dellarole capo del board del Geoparco e Marco Giardino dell’Università di Torino, mentre per il settore del Parco della Val Grande sono intervenuti il direttore del Parco Tullio Bagnati, Attilio Boriani dell’Università di Milano, Alba Zappone dell’EHT di Zurigo. Il direttore del geoparco è per i prossimi quattro anni Tullio Bagnati del PNVG.

L’esistenza di un geoparco ha lo scopo di far conoscere e salvaguardare un patrimonio geologico sia esso caratterizzato dalla Wilderness, come nel Parco della Val Grande, o dalla presenza di resti di un antichissimo supervulcano nella media e bassa Valsesia e di una ricchezza di rocce e paesaggi nell’alta Valsesia fino al Monte Rosa.

I primi due giorni sono stati dedicati dagli ispettori al “Viaggio attraverso la crosta della Terra, nello spazio e nel tempo” una presentazione della realtà geologica della parte di Val d’Ossola e della Val Grande interessate dal costituendo Geoparco, completate dalla visita alle cave di marmo rosa di Candoglia, quello del Duomo di Milano, e alla Linea Cadorna oltre che a Malesco paese degli scalpellini e della pietra ollare.

I due giorni successivi sono stati dedicati alla Valsesia, seguendo le tracce del Supervulcano lungo il corso del Sesia da Balmuccia a Prato e poi dal Monte Rosa al S. Monte, patrimonio dell’Unesco. Una visita è stata dedicata al Science Center di Prato Sesia, un info point dedicato alla realtà del supervulcano che è stato di recente allestito dall’Associazione presso il Centro commerciale “La porta del Rosa” in loc. Cà Bianca. La conclusione del soggiorno ha avuto luogo a Gattinara, dove il terreno di origine vulcanica è particolarmente favorevole per la produzione di ottimo vino.

C’è stato un forte sostegno - grazie alla presenza di molte autorità, dal Prefetto al Presidente della Provincia, da tanti sindaci a rappresentanti di Enti Regionali come il S. Monte e i Parchi dell’Alta valsesia e Fenera e della Comunità Montana- e per quanto sia stato difficile presentare in così poco tempo la nostra realtà tanto importante e ricca, sotto ogni punto di vista, l’augurio è che lo sforzo profuso abbia positivamente influenzato il giudizio degli ispettori Unesco. La conferma ci sarà in occasione della 12.a conferenza dei geoparchi europei che si terrà ad Ascea (SA) nella prima settimana di settembre.

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